L’importanza dello spuntino
Alimentarsi SIGNIFICA nutrire il proprio organismo. Si tratta quindi di un atto d’amore che facciamo verso noi stessi, verso la nostra salute.
Nel mio lavoro molto spesso sento parlare di diete restrittive, eliminazione di categorie alimentari o demonizzazione di alcuni alimenti, ma porsi in un’ottica di consapevolezza permette di alimentarsi in maniera bilanciata senza dover necessariamente rinunciare ai cibi che più ci appagano.
L’organizzazione della giornata
Quindi, l’importante, è aver chiara l’organizzazione dei pasti giornalieri di chi ci troviamo davanti, ma anche porre domande essenziali relative allo stile di vita e alla gestione della giornata.
Ad esempio, risulta essenziale capire che cosa si consuma a colazione, a pranzo e a cena, se si arriva molto affamati ai pasti, se durante la mattina o il pomeriggio si avverte stanchezza, deconcentrazione, fame o spossatezza, se si fa attività fisica e in che momenti della giornata.
Una volta avuta la risposta a tutte queste domande, si stabilisce cosa sia meglio per chi ci troviamo di fronte!
Perché fare lo spuntino
Di base, in uno stile di vita sano può risultare importante inserire un piccolo spuntino per evitare di arrivare troppo affamati al pranzo o alla cena, rischiando, poi, di eccedere al pasto: uno spuntino non troppo abbondante (dovrebbe rappresentare circa il 5% della distribuzione calorica giornaliera), salvo necessità, come ad esempio prima di un allenamento intensivo. Questo ci permette di spezzare la fame e ci da energie.
Studi dimostrano che fare lo spuntino determini una maggiore regolarità della propria alimentazione nel bilanciare i pasti, evitando picchi glicemici e favorendo un miglior apporto di microelementi importanti come vitamine, minerali e fibre.
Possiamo decidere di consumare lo spuntino a seconda delle necessità, imparando ad ascoltarci e valutando il nostro senso di fame.
Ricapitolando…
Un mix di frutta a guscio ed essiccata apporta tutti i macronutrienti necessari, e numerosi sali minerali, tra cui calcio (soprattutto nelle mandorle), ferro (principalmente in anacardi e pinoli), potassio (albicocche e cocco essiccati, mandorle, arachidi e pinoli ne sono ricchi), magnesio ( in maggior concentrazione in mandorle e pinoli), rame (soprattutto in anacardi e pinoli), selenio (in particolare anacardi, nocciole, noci del brasile e pistacchio) manganese (le noci di macadamia ne sono ricche), zinco (ne sono ricchi gli anacardi e pinoli) e vitamine soprattutto del gruppo B che contribuiscono al normale metabolismo energetico come tiamina (soprattutto in noci del brasile e arachidi crude), riboflavina (soprattutto nelle mandorle), B6, E e K (in abbondanza nelle prugne e nei mirtilli essiccati) e A (ricca nelle albicocche e nelle ciliegie essiccate).
Il porta snack di Makadamia: il Maka Tool
Imparare ad ascoltarsi e a conoscere meglio il proprio senso di fame e ciò che può aiutare il corpo e la mente ad affrontare la giornata.
Portare sempre qualcosa con sé è quindi fondamentale in quei momenti di fame e il Maka-Tool serve proprio a questo! Il porta snack di Makadamia che permette di portare con sé le porzioni giornaliere di frutta secca e disidratata perfette per gli snack.
Questo evita anche di dover ricorrere a spuntini sbilanciati, ricchi in sale, acidi grassi e zuccheri semplici, ma anche a risparmiare senza finire sempre alle macchinette o al bar.
Pubblicato dalla Nutrizionista Francesca Ferrone.