Cosa si intende con il termine Dislipidemia?
Per dislipidemia si intende qualsiasi anomalia dei grassi nel sangue, che può portare a conseguenze rischiose: proprio per questo il profilo dislipidemico, ovvero colesterolo e trigliceridi, dovrebbero essere annualmente controllati attraverso gli esami del sangue.
Dislipidemia e alimentazione
L’alimentazione gioca da sempre un ruolo chiave per il benessere e aiuta quindi a prevenire i disturbi del metabolismo lipidico. Scopriamo insieme come prevenire le dislipidemie a tavola.
La frutta secca tra tutti si distingue per le proprietà nutrizionali e salutari (inserite in un contesto di stile di vita sano), infatti, per il basso contenuto di zuccheri e per l’elevato livello di grassi insaturi e steroli vegetali, è in grado di abbassare i livelli di colesterolo LDL, il ‘colesterolo cattivo’ e di alzare i livelli di colesterolo HDL, il ‘colesterolo buono’.
L’elevato contenuto in fibre (in frutta e verdura, cereali, legumi, frutta secca) aiuta ad eliminare il colesterolo in eccesso legandolo alle feci.
Uno studio del 2010 dimostra che mangiare frutta secca almeno due volte a settimana può ridurre del 23% il rischio di malattie cardiache rispetto a chi non ne consuma, e la quantità giornaliera consigliata è di 30/40g (dose indicativa, perché la quantità è estremamente soggettiva, sulle basi delle esigenze individuali).
Grassi Saturi e Grassi Insaturi
Di grassi saturi e insaturi se ne sente parlare molto spesso, ma qual è la differenza? Quali sono dannosi e quali no?
GRASSI SATURI
I grassi saturi sono un tipo di grasso che si trova principalmente negli alimenti di origine animale, come il burro, il formaggio, la carne grassa e gli oli tropicali come l’olio di cocco e di palma. Questi grassi sono chiamati “saturi” perché ogni molecola di grasso contiene la massima quantità possibile di atomi di idrogeno, il che li rende solidi a temperatura ambiente. L’eccessivo consumo di grassi saturi è stato associato ad un aumento del rischio di malattie cardiovascolari.
GRASSI INSATURI
I grassi Insaturi sono considerati più sani dei grassi saturi perché hanno un effetto positivo sul profilo lipidico del sangue, ovvero sulla quantità e sulla qualità dei grassi presenti nel sangue.
I grassi insaturi si dividono in MONOINSATURI e POLINSATURI.
I grassi monoinsaturi sono contenuti in alimenti come l’olio di oliva, le noci, olio di arachidi e avocado, mentre i grassi polinsaturi sono contenuti in alimenti come i semi di lino, i semi di girasole, i semi di zucca, i pesci grassi come il salmone, lo sgombro e le sardine. Inoltre, questi grassi includono gli acidi grassi omega-3 e omega-6, che sono importanti per la salute del cuore, del cervello e delle articolazioni.
I grassi insaturi sono definiti grassi buoni perché possono aiutare a ridurre i livelli di colesterolo LDL “cattivo” e trigliceridi, mentre aumentano i livelli di colesterolo HDL “buono”. In questo modo, i grassi insaturi possono aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, come l’ipertensione, l’arteriosclerosi e l’infarto. Inoltre, i grassi insaturi sono anche una fonte di acidi grassi essenziali. Vii spieghiamo più avanti a cosa servono!
La frutta secca migliore contro la Dislipidemia
NOCI
Le NOCI, di qualsiasi varietà, forma e provenienza, apportano un vero beneficio per chi soffre di dislipidemie. Noci cilene, noci del brasile, noci di macadamia: tutte davvero preziosissime!
Sono ricchissime di:
- VITAMINE B1 e B6, che regolano il funzionamento del sistema nervoso e immunitario e favoriscono la produzione di ormoni.
- FENOLI. I fenoli sono potenti antiossidanti che aiutano a proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi. Inoltre hanno proprietà antinfiammatorie e aiutano a regolare i livelli di zuccheri nel sangue.
- ACIDI GRASSI. Sono ricche di OMEGA 3 e OMEGA 6, e contengono in particolar modo acido alfa-linoleico (ALA) e acido linoleico (LA), che sono acidi grassi essenziali. Cosa significa? Significa che non vengono sintetizzati dal nostro corpo e che vanno assunti attraverso la dieta. A cosa servono? Aiutano a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari perchè aumentano il livello di colesterolo buono (HDL) e abbassano quello cattivo (LDL). Importantissimi anche per la salute cerebrale, per il cuore e il sistema nervoso.
- PROTEINE: Le noci sono un’importante fonte di proteine vegetali, ne contengono circa il 15-25%. Sono essenziali per la salute e il corretto funzionamento del corpo, come ad esempio la costruzione dei tessuti e la regolazione del sistema immunitario. Ecco perchè sono importantissime per chi segue una dieta plant-based.
SEMI
Un’altro grande aiuto contro le dislipidemie è dato dai SEMI.
I migliori sono quelli di GIRASOLE, LINO e CHIA. Ma quali sono le loro caratteristiche?
Come le noci sono anch’essi ricchissimi di PROTEINE, FIBRE, VITAMINE e MINERALI, ma anche ovviamente di GRASSI INSATURI che vanno sempre ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo e ad alzare quello buono.
Inoltre i semi sono ricchi di LIGNANI, degli elementi naturali rinomati per le loro proprietà antiossidanti e antinfiammmatorie.
I migliori, però, sono i SEMI DI GIRASOLE, che contengono al loro interno anche i FITOSTEROLI: dei composti vegetali presenti in molte piante e cereali che sono noti per la loro capacità di assorbire il colesterolo nell’intestino tenue.
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Meglio frutta secca intera o sono ideali anche le creme di frutta secca?
Non serve fare distinzione quando si tratta di creme di frutta secca 100%.
Non c’è nemmeno un momento migliore in cui mangiarle: la frutta secca e le creme di frutta secca sono perfette anche per chi soffre di ipercolesterolemia in qualsiasi momento, basta fare attenzione e rispettare le giuste quantità!
Infatti, se non si preferisce la frutta secca vera e propria, si può optare per creme spalmabili 100%, che si possono aggiungere facilmente a colazioni e spuntini per un risultato super nutriente.
L’unico dettaglio a cui fare attenzione:la composizione della crema, è fondamentale che sia 100% frutta secca!
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Nell’ambito di uno stile di vita equilibrato la frutta secca è importantissima, quindi il mio consiglio è quello di sceglierla di qualità e non salata, per ottenere i maggiori benefici per la salute, in particolare per l’apparato cardiovascolare.
Iniziamo con la prevenzione a tavola!
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Pubblicato dalla Nutrizionista Francesca Ferrone.