Cos’è innanzitutto lo svezzamento?
Per svezzamento si intende quella fase in cui nella dieta del neonato vengono introdotti anche altri cibi e non è più composta esclusivamente dal latte.
L’Organizzazione mondiale della Sanità segna come data di inizio per lo svezzamento i sei mesi di età, è questo il momento in cui il lattante impara a stare correttamente seduto e termina il riflesso di estrusione, elementi fondamentali per approcciarlo al cibo.
Ultimamente sono molti i genitori che promuovono l’auto-svezzamento, ossia un’alimentazione dove è il bambino stesso che sceglie cosa assaggiare utilizzando le mani per imboccarsi. Comincia così a sperimentare!
Svezzamento e frutta secca
Che sia una svezzamento tradizionale o più “auto-gestito”… introduciamo la frutta secca!
La frutta secca è ricca di benefici, ma spesso sottovalutata per l’alimentazione dei bambini. La frutta secca per i bambini è in realtà un ottimo alimento da proporre.
Contiene una gran quantità di acidi grassi “buoni”, in particolare è ricca di grassi omega 3 e omega 6 che sono definiti essenziali perché il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli. Oltre agli acidi grassi essenziali, la frutta secca è ricca anche di minerali (magnesio, ferro, potassio, calcio, zinco) e vitamine del gruppo B e vitamina E.
Rischio allergie?
Al momento dello svezzamento, quando il bambino abbandona l’alimentazione esclusiva a base di latte ed inizia ad assumere altri cibi, molti genitori hanno il timore che alcuni alimenti possano “generare un’allergia”.
A dire il vero, il pericolo “allergia” alla frutta secca può scaturire a qualsiasi età. Può quindi presentarsi nei bambini, così come negli adulti.
Nei bambini spesso l’allergia si presenta quando c’è ereditarietà genetica in uno dei due genitori.
Inoltre, spesso si verificano dopo i due anni di età quando si sono introdotti quasi tutti gli alimenti.
Secondo le ultime ricerche.
Le raccomandazioni che venivano fatte sino a pochi anni fa ai genitori non sono più valide. È bene quindi provare a fare un po’ di chiarezza.
Innanzitutto bisogna sapere che, potenzialmente, qualunque alimento è in grado di indurre un’allergia (sono almeno 170 gli alimenti che possono causare una reazione allergica), ma solo un ristretto gruppo di alimenti è responsabile della maggior parte delle allergie alimentari in età pediatrica:
- latte
- uovo
- grano
- soia
- pesce (merluzzo, trota, sogliola, salmone)
- alcuni tipi di frutta a guscio (noce brasiliana, nocciola, mandorla e arachide)
- alcune verdure (pomodori)
- alcuni tipi di frutta (fragole e agrumi).
Cosa si pensava in passato sulle allergie
Si è scoperto invece che l’eliminazione di determinati alimenti non previene il rischio di allergia, ANZI! È emerso che l’introduzione degli stessi (cioè sin dalle prime fasi dello svezzamento) può diminuire il rischio di diventare allergici (perché stimola la risposta immunitaria dell’organismo).
Se è vero quindi che il bambino durante lo svezzamento può mangiare qualsiasi alimento, occorre però osservare alcune regole e adottare alcune precauzioni. È buona norma infatti introdurre con gradualità i nuovi alimenti, uno alla volta, ed attendere qualche giorno prima di introdurne uno nuovo nell’alimentazione del bambino. Questo vi consentirà di capire se l’alimento è ben tollerato dal bambino o se provoca qualche reazione (es. eruzioni cutanee, disturbi intestinali ecc.). In questo caso, segnalatelo al vostro pediatra.
Noci, nocciole, arachidi, mandorle, pistacchi, ma anche albicocche, prugne, uvetta e fichi secchi possono essere offerti al bambino nell’ambito di un’alimentazione varia e completa.
Naturalmente la frutta secca va utilizzata tritata in forma di granella o sotto forma di creme spalmabili nel bambino in fase di svezzamento per evitare il rischio di soffocamento.
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Quindi, riassumendo:
- Non vi è motivo di ritardare o eliminare alcun alimento, neppure quelli potenzialmente allergizzanti, dalla dieta del bambino.
- Tutti gli alimenti possono essere introdotti nell’alimentazione del bambino, sin dalle prime fasi di svezzamento.
- Queste indicazioni valgono per tutti i bambini, anche se a rischio allergico (cioè i bambini con genitori o fratelli allergici).
Pubblicato da Makadamia