In occasione della Giornata Nazionale contro i Disturbi Alimentari, detta anche Giornata del Fiocchetto Lilla, vorrei focalizzare l’attenzione sull’importanza dell’alimentazione nel proprio stile di vita, discostandomi dalla restrizione importante data da alcune tipologie di regimi alimentari, andando, invece, verso la direzione dell’ascolto del nostro corpo e dei nostri bisogni.
I disturbi del comportamento alimentare, detti DCA, sono molto più comuni di quanto si pensi e derivano da disturbi psichiatrici causati da un cattivo rapporto con il cibo e con il proprio corpo. Ne esistono davvero di molte tipologie. Potete approfondire il tema a questo LINK.
Ecco perché è fondamentale portare a tavola la consapevolezza e la cultura del cibo e riscoprire sapori e odori che la frenesia di tutti i giorni tende a dimenticare.
Cosa significa alimentarsi
Alimentarsi SIGNIFICA nutrire il proprio organismo. Si tratta quindi di un atto d’amore che facciamo verso noi stessi, verso la nostra salute.
Nel mio lavoro molto spesso sento parlare di diete restrittive, eliminazione di categorie alimentari o demonizzazione di alcuni alimenti, ma porsi in un’ottica di consapevolezza permette di alimentarsi in maniera bilanciata senza dover necessariamente rinunciare ai cibi che più ci appagano.
Creare nuove abitudini alimentari
Da professionista della salute, trovo estremamente importante porre le basi per la creazione di nuove abitudini (o la riscoperta di vecchie sane abitudini), per insegnare e far sì che venga ritrovata la consapevolezza nelle scelte e che si diano gli strumenti per muoversi in autonomia.
Un piano alimentare restrittivo, che permette un giorno (o un pasto) libero a settimana ci pone in un’ottica, a mio avviso, non salutare. Il primo dei meccanismi che si può presentare è sicuramente quello dell’abbuffata: il lunedì ho voglia di un cioccolatino e penso ‘Lo mangerò sabato in occasione del giorno libero’, il martedì ho voglia di una carbonara, il mercoledì di un gelato e così via; arriverà il famoso e tanto atteso giorno libero in cui non si riuscirà a godere di tutto ciò che ci circonda, perché l’attenzione sarà legata solamente al cibo!
Forte restrizione settimanale, e abbuffata nel weekend ricorda uno dei più comuni disturbi del comportamento alimentare, il BED, il Binge Eating Disorder. Potete trovare un approfondimento molto interessante QUI.
Un’alimentazione consapevole
L’alimentazione consapevole, basata sull’ascolto dei propri bisogni, con un focus importante sulla salute, fonda le basi dell’INTUITIVE EATING: alimentarsi senza particolari regole (ci sono, ma sono volte alla costruzione di uno stile di vita sano ed equilibrato), seguendo l’intuito e imparando a regolarsi in maniera autonoma.
Troppo spesso la diet culture e i canoni di bellezza proposti quotidianamente influiscono negativamente sulla percezione della nostra immagine corporea, sul rapporto con il cibo, incidendo sull’equilibrio psicologico manifestato da senso di colpa e perdita del controllo: insomma, ci sentiamo sempre inadeguati.
Non vi dirò che sarà facile uscire da questo meccanismo che ci vuole spingere al raggiungimento di uno standard, ma è importante cercare di lavorare su un approccio consapevole e intuitivo.
Iniziare ad ascoltarsi, seguendo un approccio “Mindful” e “Intuitive Eating” non significa abbandonare qualsiasi tipo di schema, ma bensì seguire linee guida che puntano allo sviluppo di nuove abitudini verso uno stile di vita più sano. La mancanza di schemi non significa mancanza di controllo, ma la capacità di saper bilanciare la scelta sulla base delle nostre esigenze.
(Non bisogna considerare pazienti affetti da patologie ben definite in cui la dietoterapia è importante ai fini del miglioramento dello stato di salute, oppure situazioni di perdite consistenti di peso).
Ecco un concetto fondamentale:
Il cibo non è tuo nemico: sono troppe le influenze negative che categorizzano un alimento come buono o cattivo e l’abitudine di concentrare tutto nel giorno ‘sgarro’ non è affatto sana.
Riservare, infatti, certi alimenti solamente per “il giorno libero” li fa percepire ancor più sbagliati, aumentandone il desiderio. Cercate, dunque, di inserire saltuariamente l’alimento di cui sentite l’esigenza nel momento in cui ne avete voglia, non dando troppo peso all’alimento stesso e, soprattutto, non sentendovi in colpa. Numerosi studi dimostrano che una maggior compliance della dieta è data proprio dalla minor rigidità, in quanto alimenti ‘extra’ inseriti saltuariamente in giuste porzioni, rendono la dieta più appagante e più semplice da seguire, senza che cali la motivazione.
Allenamento e DCA
I DCA sono caratterizzati sia da un cambiamento delle abitudini alimentari, ma soprattutto da un coinvolgimento emotivo e psicologico.
Uno dei circoli viziosi più diffuso è sicuramente legato allenamento visto come mezzo per per bruciare le calorie introdotte. Questo incide notevolmente sulla componente stressoria:
– Mantenerci attivi: non allenarsi per compensare, ma allenarsi perché fa bene, perché rende più forti, più energici, per migliorare le funzioni cardio circolatorie e il tessuto muscolare, per produrre endorfine.
– Ridurre lo stress: sono tanti i fattori da prendere in considerazione per questo punto, ma vorrei partire col dirti di essere gentile con voi stessi, dando il giusto peso all’aspetto fisico, prendetevi cura di voi e del vostro corpo, capendo quali sono i tuoi limiti, da la giusta importanza alle ore di sonno, respira profondamente e prenditi del tempo. Per questo aspetto può aiutare tanto lo yoga e la meditazione.
Sono molteplici quindi i fattori che influenzano i comportamenti alimentari. Ecco perché è di fondamentale importanza rivolgersi a degli esperti che supportano dal punto di vista psicologico, fisico e alimentare.
L’importanza degli spuntini
Un atteggiamento comune tra chi soffre di DCA è proprio quello di saltare gli spuntini, specialmente se a base di frutta secca, vista solamente come elemento ad alto contenuto calorico.
Certamente ha una densità più elevata rispetto ad altri cibi, ma se vengono rispettate le giuste porzioni giornaliere è lo spuntino perfetto per non arrivare affamati al pranzo o alla cena e ridurre quindi gli sgarri!
Scopri QUI quali sono le giuste dosi giornaliere!
Alcuni dei nostri mix, inoltre, contengono il Cioccolato di Modica. Un elemento davvero prezioso, che riesce ad addolcirci senza sensi di colpa.
Si tratta, infatti, di una buona fonte di ferro, fosforo, potassio e magnesio; previene le malattie cardiovascolari e contribuisce al buonumore.
Scopri tutti i mix che lo contengono!
Sono molteplici quindi i fattori che influenzano i comportamenti alimentari. Ecco perché è di fondamentale importanza rivolgersi a degli esperti che supportano dal punto di vista psicologico, fisico e alimentare.
Ecco il mantra che vi suggerisco:
Mangia lentamente. Assapora ogni boccone. Concentrati anche su tutti gli altri sensi oltre al gusto. Distingui gli ingredienti. Respira profondamente. Asseconda il senso di fame e pienezza. Limita le distrazioni che ti circondano.
Fanta Choco
Maca Choco
Noccio Choco
Pista Choco
Pubblicato dalla Nutrizionista Francesca Ferrone.